Cosa pensano i giovani che entrano nel tuo locale per mangiare?
Che se non hai una buona offerta di frutta e verdura sei “out”.
E non stiamo parlando di giovani vegani o vegetariani, ma di persone sempre più attente a ciò che consumano e al loro benessere generale.
Secondo Coldiretti, nel 2018 gli italiani hanno acquistato il 3% di ortofrutta in più rispetto all’anno precedente.
Indubbio che gli imprenditore del settore agricolo – un totale di un milioni di ettari di superficie coltivata – siano soddisfatti, anche perché si sta parlando di un trend, non del fatto che, in un certo lasso di tempo, tutti hanno deciso di mangiare più mele o più pere.
L’impegno dei produttori italiani è semplice: portare le persone a consumare frutta e verdura coltivate nel nostro Paese, che sono anche più sicure dal punto di vista igienico e sanitario.
Gli italiani rispondono in modo positivo, giovani in primis.
Tra l’altro, tutti sono più attenti quando leggono le etichette, dunque la provenienza; sanno armonizzare diversi ingredienti per osare preparazioni innovative. E cercano la stessa portata “creativa” quando cenano o pranzano al bar o al ristorante.
Infine, sono – siamo – diventati tutti più responsabili: ci “accontentiamo” del cibo di stagione, e accettiamo anche il fatto che il cambiamento climatico – una gelata, la siccità – riducano la produzione di un certo frutto facendo così schizzare alle stelle il prezzo.
Una cosa è certa: l’imprenditore deve aumentare la propria offerta di verdure, che possono diventare ingredienti dei primi e dei secondi, oltre che del classico contorno, e giocare con la frutta non solo nel momento-macedonia. Solo così si incontrerà rapidamente il favore del consumatore, specie di quello giovane, nuovo – e fidelizzato – cliente del futuro.