Chi è vegano lo sa bene: ogni giorno si cerca di rafforzare le proprie scelte alimentari e di vita con nuove conferme. Proprio per questo l’attenzione dei vegani è sempre più rivolta alla ricerca di nuove scelte e abitudini green e che possano essere da salvaguardia per il pianeta, non solo unicamente nell’alimentazione.
I tessuti vegetali in questo sono un vero e proprio trend : nuove fibre naturali si apprestano a entrare sul mercato, per fondere scienza e nutrizione. Tra le molte possibilità e tra i nuovi tessuti vegetali troviamo i seguenti:
- tessuti vegetali ricavati dalle arance: i residui di buccia, polpa e semi che restano dopo che le arance vengono spremute sono da sempre stati dei rifiuti difficili da gestire. Per fortuna ora questo problema è diventato una soluzione: gli scarti di bucce vengono recuperate e trasformate in filato chiamato orange fiber, ideale per la tessitura. In questo modo
- tessuti vegetali ricavati dalle alghe: da qui si ricava una fibra tessile costosa che si chiama seacell e che viene disciolta e incorporata in cellulose provenienti da altre piante, per poi essere trasformata in fibre.
- tessuti vegetali ricavati dal latte: si tratta di un filato adatto per il contatto con la pelle che viene realizzato a partire dal latte scremato. Questa fibra è perfetta per creare tessuti molto traspiranti in quanto particolarmente leggera e poi… è biodegradabile!
- Lyocelll: ne hai mai sentito parlare? È un particolare tessuto ecologico e di origine vegetale: è creato a partire da una cellulosa di legno o polpa, utilizzando un avanzato processo di filatura a solvente. Ad oggi viene considerato il tessuto vegetale più compatibile con l’ambiente.